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The Stone Witch of Florence di Anna Rasche
Genere: Storico, Fantasy, Mystery
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The Stone Witch of Florence è ambientato principalmente nella Firenze del 1348, una città piegata dall'arrivo della Black Death (Morte Nera, non quella di Star Wars), la peggiore epidemia nella Storia di peste bubbonica che ha causato tra il 1346 e il 1353 circa 50 milioni di morti in Europa.
L'epidemia porta molte persone a perdere il senno della ragione e a rifugiarsi nella continua penitenza o nella fede. Ed è così che in città un misterioso ladro inizia a trafugare reliquie di santi su reliquie, tanto che il vescovo Acciauoli si decide a richiamare dall'esilio un'eretica, Monna Ginevra da Genova, utilizzando come pretesto la lettera del suo passato amante Ludovico (nonché nipote del vescovo stesso).
La donna, cacciata otto anni prima in quanto bollata di stregoneria, è fin da giovane una ragazza molto precoce e capace nelle vecchie vie, le vie "pagane" precedenti alla Chiesa Cattolica, grazie all'apprendistato sotto Monna Vermilia, specializzata nella guarigione tramite erbe e pietre, esperta della natura e dell'energia vitale che scorre in essa.
Questa è stata la sua fortuna sia a Genova sia al convento di Sant'Elisabetta a Firenze prima del tragico incidente della malattia dell'acqua, dove la donna guarisce una moltitudine di persone, protetta da un amuleto magico. Questo è il secondo filone narrativo, che si svolge circa dal 1333 al 1340, raccontato sotto forma di flashback.
Scoperti i suoi metodi curativi, la Chiesa la manda quasi al rogo, decidendosi infine "solo" a mutilarla. Indesiderabile, viene richiamata solo perché facilmente sacrificabile e messa a stretto contatto con il nuovo Inquisitore Michele, un uomo molto nervoso e ingenuo (o almeno così sembra), per dare la caccia al ladro.
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Probabilmente dalla sinossi mi sarei aspettata qualcosa di estremamente diverso, più fantasy che storico, mystery e realisticamente magico (Magical Realism). Mi sono sbagliata, ma devo dire che il romanzo è stato estremamente piacevole comunque.
La scrittura di Anna Rasche è godibile da leggere, nonostante molti momenti di gore, dovuti all'epidemia. Sconsiglierei di leggerlo pre-pasto se siete un po' nauseabili come me. La lettura mi ha portato via poco tempo poiché è stato molto coinvolgente, grazie anche all'ambientazione intrigante.
La Firenze pre-rinascimentale mi affascina soprattutto grazie alle mie radici italiane, tanto che ho lanciato un gridolino nel vedere un cameo di alcuni personaggi tratti dal Decamerone di Giovanni Boccaccio, uno dei tre "grandi" del Trecento italiano (oltre al Sommo Dante e a Petrarca), ambientato proprio durante l'epidemia del 1348.
I personaggi in sé mi sono piaciuti meno dell'ambientazione e della trama molto mystery-storica (simil Aristotele Detective quasi).
Tra i personaggi spiccano le donne, vere forze della natura. Da Ginevra, una protagonista a metà tra le old ways e il cattolicesimo; Monna Vermilia, una donna antica, quasi sacerdotessa, fino a Lucia, amica di Ginevra guarita dalla peste dopo essere stata abbandonata morente dal marito.
Gli uomini, se non per Michele l'Inquisitore, risultano forse un po' troppo macchiettistici, una delle note dolenti del romanzo. La più grande è il fatto che sia stata una lettura indiscutibilmente godibile, ma che non mi ha fatto dire "WOW".
Leggerò sicuramente altro di Anna Rasche, rimpiango solo che con un pizzico di "smaradgus" in più sarebbe stato un libro coi fiocchi!
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Rating: ★★★.5
Ringrazio fortemente Ne/oN libri per la fiducia concessami nell'assegnazione dell'ARC digitale via Netgalley. Specifico che il mio parere non è affiliato né alla casa editrice né a terzi, e in quanto ciò é totalmente basato sulle mie sensazioni e opinioni.
Anais, di The Bookish Scorpio.

Un libro estremamente piacevole, in grado di incarnare perfettamente il clima sociale dell'Italia di metà 1300, le usanze, le credenze, i modi di dire...
Nonostante si parli di streghe e inquisizione, l'atmosfera scanzonata che ricorda un po' le novelle dell'epoca, lo rende una lettura divertente e adatta veramente a tutti, a parer mio.
Unico trigger warning che mi sento di fare, è che potrebbe dare fastidio alle persone credenti, vista la presenza di bestemmie

Ringrazio immensamente NeoN libri per avermi concesso di leggere in anteprima questo piccolo gioiello storico/fantasy!
Tramite la protagonista Ginevra vivremo una delle epoche più scure della storia medievale: gli anni della peste.
La protagonista, nella sua posizione poco favorevole da strega esiliata, dovrà lottare con tutta sé stessa per riuscire a salvare Firenze dalla peste, ma non solo, qualcuno sta cercando di dare il colpo di grazia alla città rubando tutte le reliquie dei Santi. Ginevra avrà dalla sua parte solo un elemento per questa missione: le sue pietre magiche.
Ho amato il libro non solo per la trama molto originale, ma anche per la capacità della protagonista di farmi rivivere con valide descrizioni una città che io amo immensamente.
Inoltre ho apprezzato come l'autrice sia riuscita a gestire un periodo storico così complesso senza rendere la storia troppo banale o assurda.
Molto bella anche la volontà di non cadere nel solito cliché in cui la magia è opposta alla religione, ma che in qualche modo ci sia tra di esse una sorta di rispetto.
Lo consiglio veramente tanto a chi ama il genere...e chi lo sa...per questo titolo ci vedrei bene anche un sequel ;)